I monumenti paleocristiani di Efeso presentano numerosi problemi finora irrisolti, anche per quel che concerne la cronologia. Il libro cerca di stabilire dei punti fermi in una realtà tanto complessa e difficile – che possano fungere da pilastri portanti per una futura griglia entro cui collocare monumenti e manifestazioni artistiche della città. È stata applicata innazi tutto un’analisi sistematica delle strutture murarie, tenendo ben presenti le caratteristiche peculiari delle vicende edilizie efesine. E combinando le varie metodologie disponibili a seconda del grado di “resistenza” dei monumenti di fronte alle domande poste dall’indagatore, della quantità e del tipo di elementi a disposizione, delle peculiarità dei singoli manufatti. Al di là dei risultati conseguiti, il libro costituisce anche una riflessione sulla multiformità dei metodi disponibili nell’esame dei monumenti a prescindere dagli strumenti scientifici, giacché i risultati offerti dalle moderne tecnologie vanno sottoposti – come dovrebbe essere evidente, e non sempre lo è – alla verifica delle vicende storiche e del confronto con tutti gli altri dati ricavabili dai manufatti. Si sono analizzati S. Giovanni, S. Maria, il c.d. Palazzo bizantino, la fontana bizantina di fronte allo stadio, la fontana nella casa vicina alla via dei Marmi, il c.d. 'Apsidenbau', l’edificio con abside all’angolo tra via dei Cureti e via dei Marmi.